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IL SAKE
Questo Honjozo non pastorizzato viene prodotto esclusivamente con riso locale Gohyakumangoku.
Al naso si rivelano una straordinaria collezione di aromi di melone, frutta cremosa, uva, bacche, miele, noci dolci, caramello e formaggio cremoso. In bocca vengono sprigionati sentori di cachi, melone, vaniglia, agrumi, cannella, mele croccanti, uva, ananas, sottobosco, melograno, cioccolato fondente ripieno di lamponi, frutta secca e composta di pere.
Nonostante l’intero mondo di sapori che presenta questa bottiglia, l’equilibrio di questo Nama Honjozo rimane superlativo.
LA CANTINA
Il “Dio del Sake”, conosciuto anche come Noguchi Naohiko, è il fondatore della NNSI, Noguchi Naohiko Sake Institute. Fondato nel 2017, ha l’obbiettivo di trasmettere oltre le sue abilità, il suo spirito e la sua filosofia a una nuova generazione di Toji. All’età di 16 anni inizia a studiare la produzione del sake, diventato Toji a soli 28 anni. È stato il protagonista assoluto nel rilanciare sia lo stile sia Yamahai che Ginjo negli anni Ottanta. Nel 2006 viene riconosciuto come “Maestro Artigiano Moderno” dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese e, nel 2008, riceve la “Medaglia d’Onore Nastro Giallo” dal governo giapponese.
Kanagaso-machi, città di Komatsu, nella prefettura di Ishikawa, è il luogo in cui si trova il Noguchi Naohiko Sake Institute. È un villaggio di montagna immerso in una natura meravigliosa. La cantina si trova ai piedi del monte Kannon ed è circondata da foreste e risaie. Invece il clima nel sud di Ishikawa, dove vi è la produzione, è piuttosto freddo durante la stagione invernale, con abbondanti nevicate sulle montagne. Il clima, in condizioni non troppo fredde, rimane comunque stabile, fornendo buone temperature per la produzione dello stile Yamahai. Ishikawa è la casa della Noto Toji Guild, che ha avuto origine nel tardo periodo Edo attraverso la migrazione di toji e agricoltori, che portarono questa tecniche da molto lontano.
Il mastro Toji Noguchi Naohiko è famoso per per aver sostenuto la rinascita della tecnica di produzione Yamahai dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Gohyakumangoku, il secondo riso per la produzione di Sake più popolare del Giappone (dopo lo Yamada Nishiki) è uno dei suoi segreti.
**SAKE NAMA**
Attenzione: Questi sake non sono pastorizzati, di conseguenza a prescindere dalla stagione vanno conservati in ambiente refrigerato e lontano da forti fonti di luce, data la loro fragilità. Queste attenzioni vi permetteranno di godere appieno di un prodotto fresco e “vivo”.
Esaurito
Formato della bottiglia |
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